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Rakitic- Carriço, l’Europa val bene un bacio

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Finalmente, ogni tanto un bel bacio ci vuole. Che poi sia sulla bocca, sul collo o sulla testa (ricordate i rituali “omaggi” di Laurent Blanc sulla pelata di Barthez?) non importa. E’ il gesto in sé che è bello, bello e utile: da un lato, infatti, compensa ampiamente quelli orrendi ai quali siamo purtroppo abituati (entratacce da macellai, gomitate, pugni alle spalle, ecc., ecc.), e dall’altro riscatta l’immagine di un mondo – quello del calcio – ancora affetto da un machismo davvero incomprensibile se pensiamo a tutti quegli uomini che cadono a terra piagnucolando appena sentono un “contatto”.

VA’ DOVE TI PORTA IL CUORE – Grazie, quindi, a Ivan Rakitic, capitano del Siviglia, e al suo compagno di squadra Daniel Carriço: il loro bacio fuggevole ma appassionato (d’altra parte non capita tutti i giorni di vincere un torneo continentale, e il Benfica ne sa qualcosa) è uno strepitoso spot contro l’omofobia, e porta ettolitri di acqua al mulino di chi si batte con coraggio per estirpare dal calcio l’ignoranza e il pregiudizio, da Roy Hodgson a Cesare Prandelli, dalle federazioni di mezza Europa – inglese e tedesca in testa – a giocatori come Andrea Pirlo, Davide Moscardelli e Daniele Dessena. E’ evidente, sotto questo aspetto, che i “gusti” di Rakitic e Carriço non c’entrano niente, e il fatto che siano omo o etero è del tutto irrilevante: il loro gesto, infatti, è importante anche se i due calciatori non fossero gay – commenta Antonello Sannino, responsabile nazionale Sport di Arcigay – “Perché dimostra che il mondo del calcio si sta finalmente aprendo e la pressione sociale sull’omosessualità nello sport sta finendo”.

Il bacio fra Giroud e Debuchy

Il bacio fra Giroud e Debuchy

UNA LUNGA STORIA D’AMORE – La cosa più probabile, in fondo, è che i due giocatori del Siviglia non siano affatto omosessuali, che non avessero la benché minima intenzione di “dare scandalo” in eurovisione e…che non fosse neppure la prima volta. Affari loro, comunque. Quel che è sicuro, è che la storia del calcio è strapiena di simili episodi, e che i baci in bocca fra calciatori sono sempre esistiti ovunque. I precedenti sono innumerevoli, e solo negli ultimi anni ricordiamo, fra gli altri, i “roventi” labbra a labbra Coutinho-Williams, Diguinho-Junior Cesar, Santoruvo-Aurelio, Peralta-Beckeles, Spinesi-Vargas, Carroll-Fabianski, Giroud-Debuchy e Giovinco-Caceres (anche se c’è da dire che nel caso di questi ultimi due la moviola non ha mai fatto piena luce sul presunto “contatto”). Tutte le volte che succede, però, è come se fosse la prima, e le immagini hot fanno il giro del mondo.

Galeotta fu la partita...

Galeotta fu la partita…

NON SOLO CALCIATORI – E che dire, poi, del dolcissimo scambio di effusioni fra Antonio Conte e Carlo Ancelotti dopo Juventus-Real Madrid del novembre dell’anno scorso? Scherzi della prospettiva? Episodio ingigantito o vero amore? A noi piace pensare che fosse un bacio “alla russa”, uno di quei gesti di affetto e di stima reciproca così apprezzati da Miroslav Blazevic: Chiedo ai miei giocatori di baciarsi tra di loro sulla bocca – dichiarò nell’ottobre del 2009 l’allora ct della Bosnia guadagnandosi più elogi che critiche – “Voglio creare tra di loro un legame speciale. Il segreto del mio successo è nella compattezza della squadra. Non si può andare lontani, se una squadra non è unita”.

BENEDETTI PIQUITOS – Ora, il Siviglia è una squadra unita ed è andata lontano. Che sia merito di quel legame speciale non si sa, ma di certo il bacio fra Rakitic e Carriço è un bell’indizio e, soprattutto, un bellissimo messaggio indirizzato a chi la pensa come la signora Caniggia. E’ il 1997, e l’ex bomber dell’Atalanta Claudio Caniggia e Diego Armando Maradona (allora compagni di squadra nel Boca Juniors) sono soliti festeggiare i loro gol con gesti ritenuti “poco virili”. La soubrette Marianna Nannis, moglie di Claudio, non ci sta e si sfoga sui giornali: “L’unica cosa che gli chiedo e’ che non faccia figuracce, come darsi “piquitos” (baci sulla bocca, ndr) con Maradona, perché mi sembra immorale. I figli meritano rispetto, e gesti come questo rappresentano un cattivo esempio“.

Che dire? Grazie, e poi di nuovo grazie Ivan Rakitic e Daniel Carriço: il mondo, purtroppo, ha ancora tanto bisogno del vostro “cattivo esempio”, ma la fine del tunnel è sempre più vicina. Bene, bravi, bis.

Enrico Steidler

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