Connect with us

Focus

Calciopoli, piaga infetta di un Paese malato

Pubblicato

|

Tanti anni fa, nell’estate del 1986 e poi di nuovo nel 1993, Radio Radicale passò alla storia della libera informazione per aver trasmesso senza filtri né censure i messaggi registrati al telefono da migliaia di ascoltatori. Allora come oggi, il numero di coloro che avevano qualcosa da urlare soverchiava quello di chi aveva qualcosa da dire, e i centralini furono subissati da una sfilza impressionante di volgarità e di bestemmie, tanto che nel giro di pochi giorni l’emittente riconosciuta dal Governo italiano come impresa radiofonica che svolge attività di informazione di interesse generale si guadagnò il soprannome di “Radio Parolaccia”.

Sotto questo aspetto, tutti i siti sportivi italiani sono oggi dei veri e propri “Siti Parolacce”. Tutti, purtroppo, nessuno escluso, e il desiderio-dovere di garantire la libera circolazione delle idee si paga molto spesso sotto forma di oscenità idiote e raggelanti, penoso riflesso di un Paese fanalino di coda in quanto a diffusione della cultura e da sempre lacerato dalla lotta fra opposte fazioni, guelfi e ghibellini, fascisti e antifascisti o addirittura interisti e juventini.

Massimo Moratti, ex presidente dell'Inter

Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter

PAROLA D’ORDINE: PRESCRITTI – Prendiamo, ad esempio, Tuttosport. Come ogni altro giornale on line, anche quello diretto da Vittorio Oreggia riporta le dichiarazioni del presidente onorario dell’Inter Massimo Moratti a commento dell’ultima puntata di Calciopoli (la conferma della condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione per associazione a delinquere inflitta a Luciano Moggi e le motivazioni della Corte d’Appello di Napoli rese note l’altro ieri): “Sentenza Calciopoli? Definitivamente acclarata la colpevolezza delle persone che hanno creato quella situazione, quel mondo, quell’organizzazione, e dato che è un qualcosa che secondo me è entrata nella storia dell’Inter mentre operavano, non dopo, dà l’idea delle difficoltà che l’Inter ha trovato in quegli anni e quindi finalmente di aver chiarito i dubbi chiarissimi che tutti avevamo a quel tempo e che adesso si sono risolti con la verità”. Ora, l’opinione di Moratti si può condividere o meno, ma è più che legittima ed è espressa in modo civile. Ciononostante, i lettori di Tuttosport (ma il tono e il livello dei commenti, va detto con chiarezza, è lo stesso su qualsiasi altro giornale) reagiscono come gli urlatori di Radio Radicale, e al momento di scrivere queste sono le meraviglie appena immortalate sul web (9 su 470), meraviglie che trascriviamo parola per parola, errori inclusi:

1) – Visto che secondo il mer da iolo moratti hanno pagato i colpevoli ma ancora i veri colpevoli sono rimasti impuniti perchè non ci sono piu’ vedi fachetti che anche lui parlava con tutti ma mer dacce di interisti pensate solo a vedere le vostre cagate e lasciate stare gli altri perchè solo fra centanni potrete rivincere qualcosa siete solo escrementi.
2) – Sciascia lo avrebbe definito un quaquaraquà e per lui sarebbe stato un complimento. Solo a vedere pubblicate le sue dichiarazioni mi viene il voltastomaco. un furfante del genere dovrebbe andare in galera ed invece viene riverito manco fosse una persona per bene. Ancora ha il coraggio barbaro di parlare di calciopoli? ma forse nessuno ha osato fargli una copia del fascicolo depositato da Palazzi dove si parla di “ILLECITO SPORTIVO – PRESCRITTO” per la sua squadretta e quindi è lui il LADRO. Non parliamo delle altre furfanterie che ha commesso perchè oramai è inutile. Sapete qual’è il problema più serio? E’ che Tuttosport ed altri giornali che non sono vicini a lui gli danno spazio; non dovrebbero neanche considerarlo. LADRO.
3) – Prescritto di m.a che il vento ti disperda!
4) – A Moratti e agli interisti ormai è rimasto solo quello… uno scudetto di cartone e tanto orgoglio per averlo conquistato… in tribunale. Ah, ah, ah!!
5) – Uomo schifoso. Dove passa lascia sporco….
6) – pLescLitto de smieLdas … veLgognati
7) – Ma si….. lasciatelo parlare… povero demente….. ormai non lo considera più nessuno, neanche il ciccione asiatico… povero… che fine triste per il denti gialli….
8) – Parla pure il metecatto, si è salvato grazie a imbrogli di furbetto di quartierino e di una connivenza con la FIGC. Noi però non dimentichiamo e prima o poi la pagherete.
9) – Senza vergogna sto demente

Italia mia, benché ‘l parlar sia indarno… Chissà, forse Francesco Petrarca aveva ragione; forse parlare delle magagne nazionali è inutile, e riportare un simile campionario di meschinità (che rappresenta solo la versione più impresentabile di un risentimento covato da milioni di persone, da una parte e dall’altra) serve solo a dare risonanza a chi non la merita. Forse. Una cosa, però, è sicura: verrà il giorno, in un futuro lontano, in cui usciremo finalmente da Calciopoli, ma è da Italiopoli, purtroppo, che non usciremo mai. Petrarca docet.

Enrico Steidler

1 Comment

1 Comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SPORTCAFE24.COM

Servizio Copywriting per siti di scommesse sportive e affiliazione

MEDIA PARTNER