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Lazio, scopriamo chi è Vladimir Petkovic. Dalla Svizzera alla Lazio per “dominare l’avversario”

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Vladimir Petkovic, nuovo tecnico della Lazio

ROMA, 6 GIUGNO 2012“Vogliamo dominare l’avversario”. Ecco alcune delle parole con cui Vladimir Pektovic esordisce alla prima conferenza stampa ufficiale da allenatore della S.S. Lazio. Di lui si sa pochissimo dato che nella sua carriera non ha allenato squadre dal grande blasone, ma chi lo conosce ne parla molto bene in termini caratteriali e calcistici.

CHI E’ VLADIMIR PEKTOVIC – Pektovic è un allenatore di calcio ed ex-giocatore bosniaco. Parla quattro lingue: italiano, inglese, tedesco e francese. La sua carriera da giocatore, centrocampista, inizia nel 1981 in patria, ma dopo pochi anni approda nel campionato svizzero dove giocherà fino a fine carriera. La carriera da allenatore ha inizio proprio in una delle sue ex-squadre, il Bellinzona e successivamente siederà nelle panchine di Malcantone Agno, Lugano e ancora Bellinzona. Nella seconda vita al Bellinzona mostra tutte le sue qualità migliori, infatti riesce a portare la squadra nella massima serie pur essendo stata composta negli anni da semi-professionisti. Non è stato di certo un gioco da ragazzi per il tecnico bosniaco e il suo lavoro non è passato inosservato dalle dirigenze di squadre veterane della massima serie. Nel 2008 alla 6° giornata di campionato Vladimir passa allo Young Boys per restarci 3 anni. Durante questi 3 anni è riuscito a portare la squadra ai preliminari di Champions League, battuta però dal Tottenham, e a portare fino ai sedicesimi di finale di Europa League per poi essere eliminata dallo Zenit San Pietroburgo. Queste eliminazioni dalle coppe e il campionato perso all’ultima giornata contro il Basilea portano la dirigenza alla scelta di sollevare il tecnico dall’incarico. Nel 2011 passa al Samsunspor, squadra del campionato turco con cui non è riuscito a far esprimere la squadra al meglio e dopo risultati non troppo convincenti (4 vittorie in 22 giornate), viene esonerato. Tornato in svizzera, viene chiamato dal Sion per compiere un vero e proprio miracolo, salvare un Sion (con 36 punti di penalizzazione per illeciti commessi in E.League) distrutto psicologicamente e fisicamente. Il miracolo tanto atteso è arrivato, infatti nel doppio confronto per la permanenza nella massima serie contro l’Aarau riesce ad avere la meglio e a compiere il miracolo.

DICONO DI LUI – Chi lo conosce può garantire sulla sua bravura. Andrea Conti, il figlio di Bruno Conti, e il tecnico dello Zenit Luciano Spalletti ne hanno ammirato tenacia e capacità di imprimere alla squadra un’identità che mostra chiara la sua firma. In Svizzera è ricordato per un gioco offensivo molto prolifico, non a caso i suoi moduli preferiti sono il 3-4-3 e il 4-3-3. Soprannominato “il Dottore”, sono curiosi anche i suoi metodi per rimediare più velocemente dalle botte ricevute in allenamento o in partita che prevedono l’utilizzo di impacchi di peperoni.

LA “SUA” LAZIO – Con l’apertura del mercato e con l’inizio del ritiro pre-campionato, Pektovic cercherà di trovare il giusto mix tra modulo e caratteristiche dei giocatori a disposizione infatti afferma che “è’ importante non scegliere un modulo a priori. Dipende dai giocatori e occorre sfruttare le loro caratteristiche”. I tifosi sono impazienti di vedere in azione il nuovo tecnico bosniaco e soprattutto di vedere quali novità tattiche porterà all’interno del gioco espresso. Arrivato in punta di piedi dalla Svizzera, Pektovic cercherà di conquistare tifosi e dirigenza a suon di gol, ma soprattutto a suon di risultati soddisfacenti.

a cura di Sebastian Mongelli

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