Football
Caro Osvaldo, a parte Balotelli, te la giochi con tutti. O no?
Pablo Daniel Osvaldo, dopo una prima parte di stagione a dir poco orribile, sembra aver tutta l’intenzione di riguadagnare posizioni nelle gerarchie di Prandelli, conquistando una maglia per la competizione iridata in Brasile
POSTO ASSICURATO? Nella mente del ct, ma anche sul campo, Osvaldo è sempre stato un punto fermo, e dunque mai è stata messa in dubbio, perlomeno sulla carta, la sua partecipazione ai Mondiali. Tuttavia, è lecito porsi dei dubbi non soltanto sulla legittimità di tale garanzia, ma anche sulla sua effettiva realizzazione. A parte Balotelli, e, se dovesse recuperare brillantemente dall’infortunio, come tutto sembra far credere, Giuseppe Rossi, nessuno, da qui a Maggio, può sentirsi nè sicuro del posto nè escluso dai 23. In attacco, soprattutto, l’abbondanza è tale da rendere appassionante il finale di stagione, con i bomber alla caccia del gol in più per scavalcare gli altri competitors. Scendiamo nel dettaglio.
GIOVANI EMERGENTI- Pablo Osvaldo è senz’altro, nel parco attaccanti a disposizione di Prandelli, un giocatore tecnicamente superiore alla media. Le sue prestazioni in nazionale, tra le altre cose, sono sempre state piuttosto convincenti, e l’intesa con Super Mario è ottima. Meno ottima la sua vena realizzativa, in una stagione in cui, complice anche qualche infortunio ed una squalifica, lo hanno visto mettere a segno solo 5 reti in 18 partite. Ecco quindi che, alle spalle dell’italo-argentino, si spalancano le porte per possibili sorprese. I giovani emergenti come Berardi, Immobile e Destro hanno tutte le carte in regola per mettere in difficoltà Prandelli. Il primo ha già siglato 12 reti, sebbene la sua troppo giovane età sembra escluderlo a priori dalla convocazione; il bomber del Torino, con i suoi 14 gol stagionali, e un’età giusta (24 anni appena compiuti) rappresenta una validissima alternativa ad Osvaldo; ed infine, occhio a Mattia Destro, che in campionato ha timbrato il cartellino 6 volte in 10 incontri, spesso partendo dalla panchina.
I SOLITI NOTI- Non sono solo i giovani in rampa di lancio a dover preoccupare l’attaccante della Juve. Luca Toni a Verona sta conoscendo una seconda giovinezza, ed i 13 gol in campionato parlano per lui; stessa cosa per Alberto Gilardino, pupillo di Prandelli, autore di 11 reti finora a Genova. Entrambi possono sperare in una chiamata del ct, mentre altri due “azzurrabili” come Matri e Pazzini sembrano avere meno chance. E poi c’è “Alino” Diamanti, ora in Cina, che Prandelli ha sempre tenuto in grande considerazione, ed un certo Graziano Pellè, mai chiamato in azzurro, che da un anno e mezzo è il miglior realizzatore italiano, con la bellezza di 51 gol in 61 partite con il Feyenoord. Una media degna del miglior Ibrahomivic.
Osvaldo, dunque, dovrà impegnarsi al massimo per confermare la sua partecipazione ai mondiali. Il suo posto, altrimenti, potrebbe essere assegnato ad un altro.
Matteo Masum