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Italians play is better: Del Piero infinito, Aquilani al cubo
Dicono che il calcio italiano sia finito. Dicono che siamo alla frutta, che non puntiamo sui giovani e che la nostra scuola è ormai superata da Paesi all’avanguardia, come Inghilterra e Spagna. Dicono, dicono, dicono. Forse, però, non sanno che i nostri continuano a dire la propria in giro per il mondo. Ecco i migliori giocatori italiani dello scorso weekend.
Vito Mannone (Sunderland): Un muro. Nemmeno l’aria riesce ad oltrepassare la linea di porta del Sunderland, che batte 1-0 il Kid’minster e accede così alla fase successiva dell’ FA Cup. Soprattutto, però, grazie al portiere italiano classe 88′.
Luca Antonini (Genoa): Da brocco a fenomeno in meno di due ore. A Milano era più criticato di Branca. Nel Genoa, è titolare inamovibile e mette la ciliegina sulla torta con una prestazione da 7 in pagella, condita dal gol del momentaneo 1-2.
Diego Fabbrini (Watford): Il City trema per una mezz’ora abbondante sotto i colpi della squadra di Sannino. Alla fine, nella gara valida per la quarta fase di FA Cup, la spunta Pellegrini. Ma la gara di Fabbrini (assist bellissimo per l’1-0 dell’ex Udinese Forestieri) è da grande giocatore. Non è più un giovanissimo, ma resta un talento.
Alberto Aquilani (Fiorentina): Tripletta. Che aggiungere? Una stagione piuttosto lineare. Fino alla gara col Genoa. I gol in realtà sarebbero quattro, ma uno gli viene annullato per fuorigioco (che non c’era). Decisivo. Rinato. Prandelli prende appunti.
Andrea Luci (Livorno): Prestazione da campione, stavolta in campo, attestato da tempo che lo sia nella vita. Il Livorno stende il Sassuolo 3-1 in un vero scontro salvezza, conquistando 3 punti pesantissimi. Il merito, per buona parte, è della gara di Luci, superba dal punto di vista tattico e di filtro.
Graziano Pellè (Feyenoord): Non si ferma. Il Feyenoord perde, ma lui continua a fare gol e a giocare per la squadra. Siamo a 15 gol in 18 partite
Alessandro Del Piero (Sydney): Infinito. Gli aggettivi sono finiti oramai da anni. Il calcio australiano sarà pure indietro rispetto a quello europeo. Ma la classe è qualcosa che supera i confini nazionali e continentali. Leader sempre, dovunque e comunque. La vergogna bianconera aumenta di partita in partita. L’ultima, contro il Melbourne, vede Alex segnare una doppietta e il Sydney vincere 5-0…
Antonio Fioretto (@FiorettAntonio)